L'essenziale in breve:
- Nel 2024 sono state vittime di annegamento 52 persone, di cui 8 (~15%) donne e 44 (~85%) uomini. Ciò significa che il numero totale di vittime è di poco superiore all’attuale media degli ultimi 10 anni (2015-2024) di 50 vittime di annegamento all’anno.
- Mentre l’anno precedente hanno perso la vita in acqua 7 bambini e giovani sotto i 16 anni, nel 2024 sono stati registrati 2 incidenti in acqua con esito letale in questa fascia d'età. Un bambino di 2 anni è caduto insieme al padre nelle cascate di Giessbach e quando è stato recuperato era già privo di vita. Il secondo caso riguarda un ragazzo di 15 anni, morto nella Limmat.
- 50 casi, che rappresentano la maggioranza degli annegamenti, si sono verificati in acque libere: 22 (~ 42% di tutti i casi) nei laghi e 28 (~54% di tutti i casi) in corsi d'acqua. Tra questi vi è anche un incidente avvenuto durante un’immersione in una grotta nei pressi della sorgente di un fiume.
- Nel 2024, non ci sono stati annegamenti mortali in piscine pubbliche all'aperto o al coperto.
- Il numero di vittime tra i giovani adulti conferma una tendenza pluriennale: sono in totale 12 le persone di età compresa tra i 17 e i 32 anni ad aver perso la vita in acqua nel 2024, che rappresentano circa il 23 percento di tutti gli incidenti in acqua con esito letale, e si è trattato esclusivamente di giovani uomini.
- Seguendo le Regole per il bagnante e per i fiumi della Società Svizzera di Salvataggio SSS, è possibile abbassare a un minimo il rischio di incidenti acquatici e annegamenti e godersi così il divertimento in acqua senza tragiche conseguenze.
L’anno scorso, le frequenti precipitazioni in tutta la Svizzera hanno provocato inondazioni o comunque portate delle correnti e livelli dei laghi molto elevati. All'inizio della stagione di balneazione, la Società Svizzera di Salvataggio (SSS) e l'Ufficio prevenzione infortuni (upi) hanno pertanto sconsigliato di nuotare nei fiumi. A causa delle condizioni meteorologiche e dei livelli dell'acqua, si può presumere che un numero minore di persone si sia intrattenuto in acqua o sull’acqua. Considerate queste circostanze, ci si aspettava un numero inferiore di incidenti con esito letale, ma tali previsioni si sono confermate solo in parte. Sebbene il numero di annegamenti nel 2024, pari a 52 casi, sia stato inferiore rispetto agli anni precedenti (2022: 66 / 2023: 59), ha comunque superato la media di 50 casi degli ultimi 10 anni. Considerando le condizioni di inizio estate, la tendenza non può essere ritenuta positiva nonostante il calo.
Le acque libere sono le più pericolose
Ben il 96 percento di tutti gli incidenti in acqua con esito letale è avvenuto in acque libere. A differenza dei due anni precedenti, però, nel 2024 gli incidenti si sono verificati più nei fiumi (54%) che nei laghi (42%). Tra questi vi è anche un incidente avvenuto durante un’immersione in una grotta nei pressi della sorgente di un fiume. L’anno scorso non sono stati registrati annegamenti in piscine pubbliche all’aperto o coperte. Tuttavia, ci sono stati 2 casi di persone morte in acqua in un ambiente abitativo. Si tratta di un uomo di 67 anni che è stato sorpreso da un’enorme quantità di acqua nel seminterrato di un hotel durante una tempesta ed è annegato. Anche un uomo di 75 anni è stato ritrovato dai suoi familiari sul fondo della piscina di casa sua. Dopo essere stato rianimato con successo sul posto, è poi deceduto in ospedale.
Le vittime di annegamento sono perlopiù uomini
Gli uomini sono colpiti molto più frequentemente delle donne: 44 vittime in totale, ossia l’85 percento, erano uomini, mentre 8, ossia poco più del 15 percento, erano donne. Se si considerano i gruppi a rischio, spiccano ancora una volta i giovani uomini. Nella fascia d’età tra i 17 e i 32 anni sono stati registrati 12 incidenti in acqua con esito letale. Come l’anno scorso, si è trattato esclusivamente di uomini. Anche nella fascia d’età compresa tra i 33 e i 48 anni, il 90 percento (9 casi su 10) delle vittime erano uomini. Le persone in età di pensionamento rappresentano anch’esse una percentuale significativa di tutti gli incidenti in acqua con esito letale, ossia circa il 32 percento. Mentre gli 8 casi nella fascia d’età compresa tra i 65 e gli 80 anni erano costituiti da 2 donne e 6 uomini, nella fascia d'età over 80 sono morti annegati 6 uomini e 3 donne. Si tratta di un totale di 3 vittime in età di pensionamento in più rispetto al 2023. Si conferma così la tendenza secondo cui, proporzionalmente, sono sempre di più le persone in età avanzata che perdono la vita per annegamento. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che, da un lato, la popolazione anziana è in costante aumento e, dall’altro, sempre più pensionati e pensionate praticano sport. La SSS e l’upi seguiranno da vicino gli sviluppi e adatteranno di conseguenza le loro misure di prevenzione. In 6 casi di incidenti in acqua con esito letale non si conosce l’età della persona deceduta.
Significativa cifra sommersa relativa agli incidenti senza esito letale
Il numero di bambini e giovani sotto i 16 anni coinvolti in incidenti con esito letale è nettamente diminuito rispetto all’anno precedente. Mentre nel 2023 sono morti per annegamento 7 bambini, nel 2024 ne sono deceduti 2. Nel primo caso, un bambino di 2 anni è caduto insieme al padre nelle cascate di Giessbach. Nel secondo caso, un ragazzo di 15 anni si è gettato nella Limmat e, nonostante le immediate ricerche, quando è stato recuperato era privo di vita. Si tratta del secondo numero più basso di annegamenti di bambini e giovani dall’inizio della registrazione nel 1972; solo nel 2017 è stato registrato un numero inferiore di decessi: si era trattato di 1 bambino.
Tuttavia, va notato che non esistono cifre affidabili sugli incidenti in acqua che coinvolgono bambini e giovani feriti, e ancor meno sulle situazioni critiche con conseguenze lievi o nessuna lesione. Si può ipotizzare un significativo numero sommerso, anche tra gli adulti. In generale, e soprattutto tra i bambini, gli incidenti in acqua senza esito letale possono causare danni gravi o addirittura permanenti alla salute. Di conseguenza, nell’ambito della sua missione «Prevenire gli annegamenti!» la SSS lavora ogni giorno per ridurre al minimo anche gli incidenti in acqua senza esito letale attraverso una prevenzione mirata.
Sbagliata valutazione dei rischi e delle prestazioni
Mentre nella fascia d’età più giovane il numero più elevato attribuibile agli uomini potrebbe spiegarsi con la differenza tra i generi nel comportamento pericoloso, per gli over 65 i motivi non sono ancora chiari a causa della mancanza di dati. In generale, si può ipotizzare che gli uomini corrano più rischi e si sopravvalutino più spesso delle donne. Tra le persone in età di pensionamento potrebbero giocare un ruolo importante i problemi medici e la sopravvalutazione della propria forma fisica.
Da anni la SSS cerca di limitare il numero di morti per annegamento con diverse misure. Ogni anno, vengono installate più di 100 nuove lavagnette con le Regole per il bagnante e per i fiumi della Società Svizzera di Salvataggio SSS nelle piscine, lungo i fiumi e i laghi nonché nei punti di accesso e di balneazione più frequentati. Inoltre, in collaborazione con l’upi, vengono intrapresi numerosi sforzi nell’ambito della prevenzione. In questo modo si ricorda alle persone che i pericoli in acqua, e soprattutto nelle acque libere, non devono essere sottovalutati.
Molti degli incidenti in acqua con esito letale potrebbero essere evitati se le persone seguissero le sei Regole per il bagnante e per i fiumi della SSS. Oltre alle regole, occorre tenere presente che si deve entrare in acqua solo quando ci si sente bene e perfettamente in forma e che bisogna portare sempre con sé un ausilio al galleggiamento nelle acque libere. Allo stesso tempo, non nuoce appellarsi sempre al buon senso e agire di conseguenza. Se prima di entrare in acqua si valutano correttamente il proprio stato fisico e i pericoli dell’acqua e si prendono sul serio le Regole per il bagnante e per i fiumi della SSS, il rischio di annegamento diminuisce. Le Regole per il bagnante e per i fiumi sono disponibili sul sito della SSS in 14 lingue.